I Sentieri di Polleca - La Valle di Polleca nel Parco dei monti Aurunci

Vai ai contenuti

Menu principale:

PRESSO L'AZIENDA AGRICOLA LA VALLE MARIA GRAZIA POTRAI PASSARE UNA GIORNATA ALTERNTIVA ATTRAVERSO LA SCOPERTA DELLA NATURA, LA DEGUSTAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI COME LA MARZOLINA DI ESERIA.
Passeggiate a cavallo, visite guidate, animazioni multimediali e tanto altro ancora ....
I SENTIERI DI POLLECA
GRAVA DEI SERINI

Il primato per quanto riguarda la maggiore e più estesa cavità carsica presente sul territorio dei M. Aurunci, spetta alla Grava dei Serini (-62m, sviluppo 2240 m) che si apre all'interno del bacino chiuso di Polleca nel Comune di Esperia.
Per arrivare alla Grava dei Serini, da Esperia, si prende la strada lungo il Rio Polleca, fino ad incontrare una cisterna, quindi si devia a sinistra su mulattiera sterrata verso la masseria Clino fino ad una sbarra. Si lasciano le Automobili e si sale un sentiero che, dopo un pò, si abbandona per prendere una deviazione,all'altezza dell'alveo di un torrente sulla sinistra del sentiero, nella direzione di Costa Serini. Seguendo il solco vallivo si arriva all'ingresso inferiore della grotta, sito a quota 780 m, costituito da una fenditura larga più di un metro e alta meno della metà, sempre sifonante nei periodi invernali. Per arrivare all'ingresso superiore si sale lungo la Costa Serini per circa 120 m, senza sentiero evidente, con un canalone sulla sinistra per riferimento, fino a trovare un'evidente apertura. 
Descrizione La parte conosciuta:

Dall'ingresso una serie di pozzi, il più alto dei quali misura 35 metri, conduce rapidamente nel ramo attivo inferiore, una condotta riccamente concrezionata con drappeggi parietali, che a monte è chiusa da colate, e a valle sbuca nell'ingresso inferiore. 

In tale ramo attivo sono stati trovati oggetti di terracotta riferibili all'VIII-VI secolo a.C.(Favisse), a cui sono da aggiungersi altri frammenti riconducibili ad epoca preistorica. 
All’interno dei Serini è stata anche rinvenuta una specie endemica di coleottero: Duvalius auruncus.  

Questa traversata è spesso utilizzata per i corsi di speleologia, in virtù della possibilità di uscire dall'ingresso basso, e per la facilità del percorso. 

Oltre a tale itinerario, la parte conosciuta presenta un ramo attivo superiore che dall'ingresso alto conduce, con alcuni traversi, ad una cascata, oppure, risalendo uno scivolo di fango, si supera la cascata per arrivare ad un canyon terminante in una sala franosa. 
Monte Petrella - Anello da Cisterna Polleca (Esperia)

Un bel anello immerso nei boschi dei Monti Aurunci. 
Impegnativo non per per lunghezza o dislivello, ma per la ricerca dei sentieri da seguire. 
Il percorso è segnato bene fino alla Cisterna Cupa (It. 963), poi fino alla Sella Strampaduro molto poco (It. 963B).
Dalla Sella fino al Monte Petrella segnato bene. 
Per quanto riguarda la discesa dalla vetta, fino alla Fontana di Canale il sentiero è ben segnato ma poi si prende il sentiero 915 segnato poco o nulla fino al punto in cui si intercetta la strada che porta al punto di partenza. 
Nota interessante: poco prima di arrivare in auto al punto di partenza del percorso si passa accanto ad una enorme impronta di dinosauro, la più antica rinvenuta nel Lazio, risalente a ben 120/140 milioni di anni fa. 
Vale la pena fermarsi per osservarla, comunque nella zona sembra che ce ne siano circa 40 di varie tipologie e grandezze.
 
Torna ai contenuti | Torna al menu