GRAVA DEI SERINI
Il primato per quanto riguarda la maggiore e più estesa cavità carsica presente sul territorio dei M. Aurunci, spetta alla Grava dei Serini (-62m, sviluppo 2240 m) che si apre all'interno del bacino chiuso di Polleca nel Comune di Esperia.
Per arrivare alla Grava dei Serini, da Esperia, si prende la strada lungo il Rio Polleca, fino ad incontrare una cisterna, quindi si devia a sinistra su mulattiera sterrata verso la masseria Clino fino ad una sbarra. Si lasciano le Automobili e si sale un sentiero che, dopo un pò, si abbandona per prendere una deviazione,all'altezza dell'alveo di un torrente sulla sinistra del sentiero, nella direzione di Costa Serini. Seguendo il solco vallivo si arriva all'ingresso inferiore della grotta, sito a quota 780 m, costituito da una fenditura larga più di un metro e alta meno della metà, sempre sifonante nei periodi invernali. Per arrivare all'ingresso superiore si sale lungo la Costa Serini per circa 120 m, senza sentiero evidente, con un canalone sulla sinistra per riferimento, fino a trovare un'evidente apertura.
Descrizione La parte conosciuta:
Dall'ingresso una serie di pozzi, il più alto dei quali misura 35 metri, conduce rapidamente nel ramo attivo inferiore, una condotta riccamente concrezionata con drappeggi parietali, che a monte è chiusa da colate, e a valle sbuca nell'ingresso inferiore.
In tale ramo attivo sono stati trovati oggetti di terracotta riferibili all'VIII-VI secolo a.C.(Favisse), a cui sono da aggiungersi altri frammenti riconducibili ad epoca preistorica.
All’interno dei Serini è stata anche rinvenuta una specie endemica di coleottero: Duvalius auruncus.
Questa traversata è spesso utilizzata per i corsi di speleologia, in virtù della possibilità di uscire dall'ingresso basso, e per la facilità del percorso.
Oltre a tale itinerario, la parte conosciuta presenta un ramo attivo superiore che dall'ingresso alto conduce, con alcuni traversi, ad una cascata, oppure, risalendo uno scivolo di fango, si supera la cascata per arrivare ad un canyon terminante in una sala franosa.